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Insistiamo un po’ con l’HTML. Non per sviluppare siti web ma per essere più autonomi. Per familiarizzare in un modo più “letterario” con la Macchina. Per non terrorizzarsi qualora incontrassimo qualche altro tipo di codice – nei wiki per esempio, che useremo. E perché no, per pavoneggiarsi con i nativi digitali, in realtà quasi sempre molto incompetenti, meri cliccatori compulsivi – per favore non chiamateli nativi digitali dice Paolo Attivissimo, brillante giornalista esperto di tecnologie informatiche e bufale mediatiche – ha ragione, e noi dobbiamo sviluppare una familiarità con il mezzo che ci consenta di superare la loro di familiarità, dal fiato corto – dovevamo andare a fare il nostro mestiere di educatori nel cyberspazio, no? Ma anche per riconoscere la genialità dove questa appare – ho conosciuto coders adolescenti tanto geniali quanto misconosciuti a scuola; e come facciamo a ravvisare quella…
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